DARSENA CHE VORREI: QUELLO CHE E’ STATO E QUELLO CHE SARA’

“Di solito in Italia quando si parla di partecipazione si pensa alla consultazione, chi ha il potere chiede ai cittadini cosa ne pensano di un certo tema, una specie di sondaggio. […] Invece un processo partecipativo vero e proprio richiede la creazione di contesti in cui tutti i cittadini, gli abitanti di un certo territorio, possono istituire fra loro un rapporto di mutuo apprendimento, cioè parlano tra di loro e imparano gli uni dagli altri, fanno un percorso insieme di pensiero, apprendimento, di ricerca, di progettazione.” [Marianella Sclavi]

“La Darsena che vorrei”, progetto del Comune di Ravenna svoltosi tra agosto e dicembre 2011, ha avuto come obiettivo di concorrere a delineare le linee guide del Piano Operativo Comunale (POC) tematico, ovvero del piano urbanistico che ridisegnerà un’intera area cittadina storicamente dedicata all’industria e al trasporto marittimo e pian piano nel tempo abbandonata dalle produzioni. I cittadini sono stati coinvolti a portare le loro proposte per il futuro dell’area: elemento imprescindibile indicato dall’Amministrazione comunale è stata la sostenibilità economica ed ambientale degli interventi sia pubblici che privati. Altri Comuni dell’Emilia-Romagna hanno già sperimentato pianificazioni e progettazioni partecipate ma quello di Ravenna è stato il primo comune italiano a sperimentare questo percorso su un area così vasta (150 ettari), così complessa e così articolata dal punto di vista delle proprietà, dei grandi e diversi interessi e la storica  conflittualità tra Comune e proprietari privati.

 Le tappe.
Il progetto, seguito dagli operatori di Citta@ttiva e supervisionato dall’esperta di progettazione partecipata Marianella Sclavi (già docente al Politecnico di Milano), ha percorso le seguenti tappe:
–  Serata di presentazione pubblica: L’incontro del 7 settembre 2011 ha dato l’avvio al percorso di partecipazione; realizzata all’Almagià ha visto coinvolti il Sindaco Fabrizio Matteucci, gli assessori Valentina Morigi e Gabrio Maraldi e numerosissimi cittadini. Il gruppo dei facilitatori ha presentato le tappe e gli obiettivi del percorso di partecipazione. L’amministrazione comunale e i partecipanti hanno iniziato a dialogare, a scambiarsi domande ed idee.
–  Focus Group: sono state realizzate 22 interviste di gruppo che hanno coinvolto 244 persone, portavoci della cittadinanza e di diversi portatori di interessi: giovani, anziani, immigrati, residenti e non residenti, architetti, ingegneri, imprenditori, proprietari privati, commercianti e associazioni di categoria, insegnanti, pensionati, associazioni cittadine, persone curiose, studenti. I focus groups hanno avuto l’obiettivo di ascoltare tutte le persone interessate a partecipare e a portare le proprie idee: i facilitatori hanno stimolato e raccolto la disponibilità dei partecipanti di attivarsi concretamente nel percorso partecipativo e in attività connesse.
–  Passeggiate di quartiere: Le passeggiate di quartiere hanno coinvolto circa 340 persone, sono state la prima occasione di incontro e confronto tra tecnici e cittadini. Hanno confermato la percezione emersa fin dalle prime fasi che la Darsena è un pezzo di città non frequentato, sconosciuto e del tutto isolato rispetto al resto della città.
–  Incontri formativi: Tra novembre e dicembre sono stati realizzati 7 incontri formativi aperti alla cittadinanza. 5 temi sono stati decisi dai tecnici del Comune e 2 dai cittadini. Si è trattato di incontri finalizzati a dare ai partecipanti informazioni sull’area della darsena di città, sulla mobilità, le connessioni, gli spazi e i servizi pubblici e privati, gli indici edificatori, la suddivisione dei comparti privati…
–  Open Space Technology: Un seminario di due giorni con una tecnica innovativa ed inclusiva basata sul confronto e sulla spontaneità. Le riflessioni e le proposte arrivate nel corso del percorso di partecipazione, “mediate” grazie al confronto con altri partecipanti (con tutto il loro bagaglio di diverse competenze) e con i tecnici, si sono affinate e sono arrivate a produrre una visione dell’area e concrete proposte che possono essere accolte nel POC Darsena di città. Hanno partecipato alla due giorni circa 200 persone. E’ stato prodotto un instant book con tutte le proposte dei cittadini.
–  Scrittura e consegna del Documento della Partecipazione: Dopo che tutti i partecipanti hanno potuto leggere e apportare modifiche o correzioni ai focus groups e all’instant book del Seminario Open Space, i facilitatori hanno analizzato i dati emersi da tutto il percorso e scritto il Documento della Partecipazione, che è stato poi ufficialmente consegnato alla cittadinanza e alle autorità il 17 dicembre. L’approvazione del POC è prevista da parte del Consiglio Comunale per il 2013. E’ possibile inoltre consultare l’intero Documento di Partecipazione al seguente link: https://www.ladarsenachevorrei.comune.ra.it/Media/Files/Docuemnto-finale-del-Processo-partecipativo-La-Darsena-che-Vorrei
 

Le proposte.
Alla fine di questo percorso quali sono le proposte principali che sono emerse e che verranno prese in considerazione dall’Amministrazione Comunale per il POC? Sicuramente la risoluzione del “problema” mobilità, come un ponte che possa scavalcare “l’ostacolo” stazione ferroviaria, la riqualificazione di edifici caduti in disuso (archeologia industriale), creazione di spazi verdi e piste ciclabili, creazione di luoghi di incontro, turistici e culturali per giovani e non solo, l’attenzione al bene comune e pubblico, “uso” dell’acqua attraverso lo stazionamento di battelli ludici e analisi delle acque del Candiano (con assestamento dei rischi legati alla frequentazione di luoghi vicini all’acqua) e anche dei terreni, arredo urbano e maggiore sorveglianza nel quartiere.
Intanto gli assessori Gabrio Maraldi e Valentina Morigi qualche piccola promessa l’hanno fatta: il Comune parteciperà ai bandi regionali per la riqualificazione della stazione e delle banchine, si cercherà di fare in modo che l’approccio alla partecipazione diventi una metodologia stabile dell’amministrazione nei confronti dei cittadini e soprattutto entro il 31 luglio 2012 cercheranno di predisporre la bozza del POC in modo da potersi confrontare con la città per vedere se hanno realmente capito quello che i cittadini, tramite questo nuovo strumento, hanno voluto comunicare.

“I cittadini devono avere la forza di continuare a farsi sentire. Devono essere indignati positivamente abbandonando la lamentela e la denuncia. Se il processo di partecipazione dovesse incepparsi in qualche momento e per una qualsiasi ragione i cittadini si devono riconvocare e devono affrontare i problemi e gli ostacoli, devono riprendere in mano il progetto e rivederlo. I cittadini non possono accettare di essere ignorati e devono agire in modo da impedire a chi è al potere di ignorarli. Le minoranze hanno strumenti oggi per obbligare chi ha il potere ad ascoltarli…”[Marianella Sclavi]
 
 

LA DARSENA CHE VORREI: SI CONCLUDE LA PRIMA FASE!

Si conclude il 17 Dicembre la prima fase del progetto di progettazione partecipativa condotto da Andrea Caccìa e Stefania Pelloni su incarico del Comune di Ravenna per coinvolgere i cittadini nella progettazione della riqualificazione della Darsena di città.
Un progetto innovativo, un nuovo modo di fare pubblica amministrazione per superare la classica contrapposizione tra amministrazione pubblica che decide le trasformazioni cittadine e cittadinanza, che viene a sapere a giochi fatti e che magari reagisce in maniera conflittuale.
Descrizione: https://www.perglialtri.it/villaggioglobale/public/upl_images/Sedutaplenariainiziale_popup_bis.jpg
Trasparenza, coinvolgimento, ascolto, confronti tra cittadini e tecnici sono le parole chiavi dei progetti di partecipazione, dei quali il Villaggio Globale ha ormai sviluppato un bagaglio di esperienza e di competenze pluriennale, dalla mediazione dei conflitti all’animazione sociale e alla partecipazione.
Cosa succede il 17 Dicembre?
Un evento nel quale la cittadinanza consegna al Sindaco Fabrizio Matteucci e alle autorità il Documento della Partecipazione, ovvero le proposte emerse da centinaia di persone (residenti, architetti, proprietari privati dei grandi comparti della darsena, associazioni, cittadini di tutti i generi, età, culture…) per indirizzare il POC, lo strumento urbanistico che regolerà il futuro dell’area.
L’evento si svolgerà il 17 mattina, a partire dalle ore 10.00 realizzeremo una passeggiata lungo il Candiano aperto alle scuole e al pubblico. Gli anziani del Centro Sociale La Quercia racconteranno ai giovani e ai cittadini il Candiano di una volta: la frenetica vita delle banchine tra scaricatori di porto, manifatture, barche, biciclette, le nuotate nel Candiano… Non si tratta di un amarcord ma dell’importanza di conoscere la storia della città, di preservare la memoria. Verranno poi apposte in Darsena le immagini dei partecipanti realizzate da Carla Baroncelli in pose buffe: perché la cittadinanza attiva e l’impegno si sposano anche con la semplicità, il buon umore, e perché… ci sono tanti cittadini che ci mettono la faccia e che poi vigileranno sul futuro della darsena!!! Alle 12.00 ci sarà la consegna ufficiale del Documento della Partecipazione al Sindaco, in banchina, con vin brulé per tutti e altre sorprese! In caso di pioggia ci sposteremo al coperto!
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Come sarà la Darsena del domani?
Tra incertezze (la crisi economica, la piccola percentuale pubblica dei terreni in Darsena, la presenza di proprietari con interessi diversi tra di loro) ed idee chiare della cittadinanza: centralità della salvaguardia ambientale, del verde come elemento unitario, dell’acqua del Candiano fruibile e bonificata, spazi pubblici dedicati all’incontro tra tutti i cittadini, nel rispetto delle pluralità e differenze, progettazione unitaria. E ancora: ipotesi di riuso, valorizzazione degli edifici di archeologia industriale, importanza dell’economia e del turismo, importanza del dialogo con le proprietà private…
Approfondimenti e tutto il percorso su: www.ladarsenachevorrei.comune.ra.it