La Darsena che vorrei: percorso di progettazione partecipata


Lungo la riva destra e sinistra del canale Candiano, alle spalle della stazione FS, c’è un enorme quartiere che nei prossimi anni cambierà totalmente faccia. Oggi ospita grandi stabilimenti industriali perlopiù dismessi e inattivi, campi d’erba, cementifici a due passi dai primi immobili residenziali… ma questo quartiere centralissimo diventerà tra pochi anni residenziale: case, scuole, parchi, negozi… Tu come vorresti che diventasse la Darsena di città?
Tutti i cittadini interessati sono chiamati a partecipare ad un percorso di confronto e di pianificazione collettiva, che porterà a scrivere il POC Darsena di città, ovvero  lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela, valorizzazione, organizzazione e trasformazione del territorio. Il POC ha la finalità di orientare la successiva progettazione urbanistica attuativa. In concreto si potranno orientare le decisioni in merito alla mobilità (strade, parcheggi…), agli spazi pubblici (parchi…), alla valorizzazione dello specchio d’acqua, agli spazi pubblici e privati (servizi pubblici come scuole…). Non si entrerà nello specifico di singoli edifici, ma si parlerà delle linee di pianificazione.
Non si tratta di discorsi e di incontri dedicati solo agli addetti ai lavori, anzi! La volontà del Comune di Ravenna, già lanciata nei mesi scorsi in particolare dagli assessori Morigi (Partecipazione) e Maraldi (Urbanistica) è quella di coinvolgere nei lavori anche i semplici cittadini, chi di urbanistica mastica poco, ma che ha intenzione di capire di più, di orientare le scelte attuali della città del domani. Ci si aspetta inoltre la partecipazione di tutti i professionisti interessati alla riqualificazione: tecnici, costruttori, i proprietari dei terreni del quartiere…
A nostra volta rilanciamo l’invito a chi ha a cuore il bene della città, a cogliere l’occasione di impegnarsi anche solo una o poche serate nella pianificazione del quartiere (e della città!). Saranno incontri che daranno ai partecipanti nuove conoscenze sulla città; sarà sempre possibile dire la propria idea in un clima di ascolto e rispetto di tutte le idee; sarà veramente stimolante partecipare ad un grande processo creativo polifonico! Pensiamo che sia bellissimo poter partecipare alla pianificazione di una nuova parte della città: superiamo i tradizionali e non più adatti steccati “la politica decide, il cittadino si adegua… e se non si adegua propone alternative a giochi fatti”.
Focus group, passeggiate nel quartiere, workshop e open space technology sono gli strumenti che si prevede di utilizzare per condurre il percorso. Si tratta di strumenti sperimentati nei decenni scorsi e ormai diffusi in tutto il mondo, di grande efficacia per dare parola ad un grande numero di cittadini, e soprattutto per permettere alle persone interessate di imparare reciprocamente svolgendo indagini ed arrivando ad individuare soluzioni in modi creativi anziché antagonistici. La co-progettazione e la conduzione di questi strumenti sono stati affidati a Stefania Pelloni ed Andrea Caccìa, gli operatori di CittA@ttiva, il servizio di cittadinanza attiva e di mediazione sociale, gestito dal Villaggio Globale!  
Forte della recente approvazione della Legge Regionale sulla Partecipazione e dell’interesse di tanti cittadini a partecipare, il Comune di Ravenna ha deciso di superare “il modello tradizionale di progettazione urbana, che è delegata agli esperti e ai professionisti, i quali tengono conto delle direttive politiche, le quali a loro volta tengono conto dei principali referenti economici e sociali. La ‘progettazione partecipata’ alla quale si mira non è nemmeno una consultazione organizzata dagli esperti per raccogliere dai comuni cittadini un supplemento di informazioni e di ‘bisogni’. Ciò a cui si mira è uno spazio di convivenza e di progettazione polifonica, dentro il quale la conoscenza ‘esperta’ è la risultante della capacità di ascolto reciproco tra cittadini, esperti, abitanti, tecnici del comune, associazioni di categoria, imprenditori… Cioè di valorizzare invece che contrapporre la diversità delle esperienze contingenti e concrete. Dentro questo spazio anche gli esperti danno il loro contributo, ma in veste di abitanti impegnati in una indagine assieme agli altri abitanti”. La citazione è di Marinella Sclavi, una delle massime esperte di progettazione partecipata.
Per chi vuole partecipare ricordiamo che il primo passo è quello di pubblicizzare l’iniziativa, invitando amici e conoscenti alla serata di presentazione del 7 Settembre all’Almagià, ore 21.00. Quella sera gli assessori Morigi e Maraldi illustreranno il percorso e inizieranno le attivazioni pratiche; ci si potrà comunque iscrivere e partecipare anche successivamente. Questa prima fase del percorso finirà entro metà Novembre. 
Poi partiranno i focus group/interviste di gruppo sulla Darsena che vorrei… Chi è interessato può partecipare ad una intervista guidata, in un gruppo di 10/15 persone al massimo.
Il Comune ha poi attivato il sito www.ladarsenachevorrei.comune.ra.it dove è possibile trovare informazioni ed iscriversi. In diversi luoghi della città (Villaggio Globale, CittA@ttiva, Casa delle Culture, Agenda 21, Ufficio decentrato di Via Aquileia 13) sono in distribuzione le cartoline del’iniziativa.
Per qualsiasi curiosità ed informazione ulteriore potete scrivere anche a cittattiva@comune.ra.it
Gli operatori si presentano
Incaricati di co-progettare il percorso di progettazione partecipata e di condurre gli incontri (focus group, passeggiate di quartiere, workshop ed open space technology) sono Andrea Caccìa e Stefania Pelloni. A loro il compito di consulenti del Comune di Ravenna e di facilitare il percorso attraverso l’utilizzo di metodi di interazione di gruppi di grandi dimensioni.
Ma la regia del percorso riguarda un gruppo più ampio e multidisciplinare: il servizio di progettazione urbanistica (Architetti Mutti, Proni e Rossi); l’area servizio ai cittadini (dott.ssa Puritani); il servizio Politiche Giovanili e volontariato (dott.ssa Sutter); Ufficio Agenda 21 (dott.ssa Gasparini), Servizio Pianificazione e Mobilità (Ing Milia, Arch. Scanferla); l’operatrice culturale di zona (dott.ssa Domenichini).
Stefania Pelloni ed Andrea Caccìa hanno progettato e gestiscono dal 2007 il servizio di mediazione sociale e dei conflitti del Comune di Ravenna, CittA@ttiva, la cui attività è stata rivolta in particolare alla cura e all’attivazione di tutte le risorse utili per la zona della stazione e di altri quartieri o situazioni di conflittualità sociale.
Dal 2008 con un primo progetto pilota e poi da Marzo 2011 gestiscono l’Ufficio di Mediazione Sociale di ACER, con l’obiettivo di prevenire e gestire situazioni di conflitti tra assegnatari di case popolari e di promuovere la socialità ed il buon vicinato.
Nell’arco di un’esperienza decennale come animatori di comunità hanno realizzato e tuttora coordinano progetti educativi rivolti agli studenti presso le scuole di ogni ordine e grado; di educativa di strada per gruppi informali di adolescenti; di inserimento sociale e lavorativo in particolare tramite il riuso e il riciclo.
Hanno condotto decine di focus groups e realizzato ricerche-azioni per il Comune di Ravenna (CittA@ttiva), ASL di Ravenna (Consultorio Giovani), Comune di Conselice (Sicurezza urbana a Conselice, Lavezzola e San Patrizio), Consorzio dei Servizi Sociali di Ravenna, Cervia e Russi (Ragazzi in bilico).