Burro di Karitè dal Burkina Faso

Ritorna sui nostri scaffali il Burro di Karitè dal Burkina Faso. Questo prodotto nasce grazie ad un progetto dell’associazione SMOM che promuove lo sviluppo umano e la salute intervenendo su tutti i fattori che la determinano: culturali, sociali, ambientali ed economici. Perchè fame e povertà sono ancora la prima causa di malattia nel mondo. SMOM costruisce scuole, pozzi e realizza processi produttivi per superare l’economia di sussistenza. Rafforza interi sistemi sanitari nazionali africani istituendo corsi universitari, coinvolgendo i laureati in strutture sanitarie con milioni di beneficiari. Il progetto  realizzato in Burkina Faso, promuove l’emancipazione socio-culturale delle donne dei villaggi con attività generatrici di reddito favorendo il rientro guidato dei migranti, con il loro bagaglio di esperienze.

Nel villaggio di Boussouma, privo di strade ed energia elettrica, SMOM dopo aver costruito nel corso del 2008 un complesso scolastico per 500 bambini, nel 2010 ha attivato una filiera agro-alimentare che assicura reddito a 100 famiglie. Il progetto cosmetico iniziato nel 2011, coinvolge professionalmente 100 donne che producono il Burro di Karité e un Sapone nutriente con oltre il 70% di Karité, importato in Europa col marchio ’Semplicemente no Profit’.

Burkina Faso significa “la terra degli uomini integri” nella lingua dell’etnia More. La lingua ufficiale è il francese, parlata dalla minoranza della popolazione acculturata, comunemente sono parlate numerose lingue locali e ben 67 dialetti. Il Burkina Faso grande quanto l’Italia, è uno dei paesi più poveri dell’Africa, l’indice di sviluppo umano lo pone al 175° posto su 177 paesi. La speranza di vita di 44,2 anni, accesso ai servizi sanitari 29% e solo il 39 % della popolazione ha accesso all’acqua. Il tasso di analfabetismo continua a essere molto alto: 81% (uomini 70%, donne 91%). Boussouma è una vasta municipalità rurale nel centro-est del paese, vasto 1/10 della Valle d’Aosta con 33.000 abitanti che vivono, distribuiti in 16 villaggi privi di energia elettrica, strade, adeguate fonti d’acqua, scuole e assistenza sanitaria.