Amaro Partigiano, naturalmente di parte

Archivi della Resistenza di Fosdinovo (MS) e RI-MAFLOW di Trezzano sul Naviglio (MI) si sono incontrate per realizzare Amaro Partigiano, un progetto sociale di autoproduzione e di creazione di lavoro etico.

Nel gennaio 2017 hanno deciso di lanciare una campagna crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso per la creazione a Rimaflow di un liquorificio sociale e per la produzione della prima ufficiale tiratura di bottiglie dell’amaro.

ll gusto di Amaro Partigiano è davvero unico ed è il risultato di un’accurata selezione di 9 ingredienti ispirati alla vita nei boschi della Lunigiana durante la Resistenza. Sono stati utilizzati soltanto ingredienti naturali raccolti dai volontari.

Qualche informazione in più sui soggetti che partecipano a questo progetto!

RI-MAFLOW

Nel dicembre 2012 la Maflow, ditta che lavorava nel campo automotive, ha chiuso i battenti vittima di speculazioni finanziarie. A partire dal febbraio 2013 l’occupazione della fabbrica e l’avvio del progetto autogestito RiMaflow, materializzano l’insieme delle lotte a difesa del lavoro e del reddito, iniziate nel 2009 dai lavoratori e delle lavoratici della Maflow.

Liquorificio Sociale

A partire dal progetto Amaro Partigiano e in continuità con la costruzione della rete Fuorimercato, sono state create le condizioni politiche ed economiche per costruire un Liquorificio Sociale all’interno della fabbrica. Un Liquorificio a disposizione delle realtà che condividono i nostri valori e principi per co-produrre assieme liquori e distillati creando lavoro all’interno della fabbrica e finanziare le lotte.

Fuorimercato è un’organizzazione sindacale formata dall’unione di realtà ed esperienze diverse diffuse in tutta Italia con l’intento di promuovere la sovranità alimentare e le produzioni “etiche” a basso impatto ambientale e a sfruttamento zero.

ARCHIVI DELLA RESISTENZA

Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani, lavora dal 2004  alla ricostruzione storica delle pagine più significative della Lotta di Liberazione nelle province di Massa Carrara e La Spezia, in quella zona che durante il periodo bellico veniva identificata come Linea Gotica Occidentale. L’associazione negli anni ha sviluppato una metodologia che mira a coniugare la storia orale “classica” con l’uso della telecamera e la videodocumentazione sociale, perseguendo come obiettivo generale la raccolta e la valorizzazione, in varie forme, del patrimonio orale, principalmente attraverso la registrazione su supporto audiovisivo delle testimonianze dei protagonisti della Resistenza e dei racconti di vita,