ENTRA NEL VIVO IL PROGETTO “DONNE CON DISABILITA’ RAVENNA, STARE DI CASA NELLA CITTA'”


Marzo 2016 – Stiamo organizzando 4 focus groups/interviste di gruppo rivolte a donne con disabilità, madri di persone con disabilità, associazioni che si occupano dell’assistenza e della tutela dei diritti, cooperative sociali ed enti pubblici che si occupano di disabilità.

Obiettivo delle interviste di gruppo è raccogliere informazioni, bisogni e proposte rispetto alla mobilità e alla sicurezza urbana, dal punto di vista delle persone con disabilità. I dati raccolti serviranno a tenere conto di questa fascia di popolazione poco conosciuta e a rischio di discriminazione. E ad influenzare le future progettazioni e pianificazioni del Comune di Ravenna. Obiettivo non secondario è anche di parlare e soprattutto di far parlare direttamente le donne disabili, per avere il loro sguardo sulla città.

Se siete interessate al progetto e volete partecipare agli incontri, scrivete a: sociale@villaggioglobale.ra.it oppure andate nella pagina facebook di Donne con disabilità Ravenna. E’ un progetto della Casa delle Donne e del Comune di Ravenna.

 

TITOLO – “Stare di casa nella città”: DONNE CON DISABILITA’ RAVENNA

PROPONENTE – Casa delle donne RA – Ass. Liberedonne

COLLABORAZIONI – Ass. FMP, AUSER RA, UDI RA, AISM RA e ogni altra realtà pertinente alle tematiche oggetto di progetto.

MOTIVAZIONI – Il percorso ideato ha la sua origine nel progetto CARTA DEI DIRITTI DELLE ABITANTI: “Stare di casa nella città”, presentato dall’Associazione Liberedonne – Casa delle donne in collaborazione con Ass. FMP, AUSER RA, UDI RA, AISM RA al fine di partecipare al Bando 2014 della Regione Emilia Romagna per l’erogazione dei contributi regionali agli enti locali a sostegno dei processi di partecipazione (l.r. n. 3/2010, art. 6). In quell’occasione il Comune di Ravenna s’impegnò a sostenere il progetto mediante Delibera di Giunta P.V. 445/P.G. 106753 del 02/09/14 e lettera di co-finanziamento del 08/09/14. Il progetto presentato aveva lo scopo di riflettere ed individuare gli elementi caratterizzanti per criticità e risorse il rapporto tra donne e città reale al fine di arricchire il percorso sul Bilancio di genere partecipato, avviato dal Comune di Ravenna nel 2013. Tale percorso aveva evidenziato l’assenza di partecipazione delle donne con disabilità, e una non approfondita riflessione sul rapporto donne città, pur essendo stato nominato.

OBIETTIVO – Il percorso riprende lo scopo del progetto originario, privilegiando come stakeholders le donne con disabilità di qualunque età.  Ha lo scopo di riflettere ed individuare gli elementi caratterizzanti, per criticità e risorse, il rapporto fra donne con disabilità e città reale, e come questo può informare di sé le scelte politiche quale il Bilancio di genere, in primis, quelle urbanistiche e d’intervento sulle strutture urbane (l’inclusione tramite luoghi accessibili, usabili, comunicativi e sicuri). In particolare la ricerca verterà sul muoversi e sulla sicurezza urbana.

STAKEHOLDERS – Le più penalizzate nell’uso e nel vivere la città (ogni parte di essa) sono le donne che debbono far fronte alla pressione della vita quotidiana non solo propria ma anche di coloro affettivamente legati (mariti, figli, genitori, parenti, amici, ecc.), ed oggi ancor di più in ragione della crisi che stiamo attraversando (si vedano i tagli ai servizi sociali, alla scuola, alla sanità, la sussidiarietà, ecc.). Alcune di esse sono ulteriormente marginalizzate essendo, oltre che donne, anche disabili. Siamo di fronte alla cosiddetta discriminazione multipla che viene distinta in discriminazione additiva, amplificatrice e intersezionale. Le donne saranno contattate e coinvolte nel processo partecipativo tramite le associazioni e gruppi d’appartenenza, quali: la Casa delle donne di Ravenna (gestita dall’Associazione Liberedonne) alla quale fanno riferimento altre organizzazioni come UDI, Donne in nero, Fidapa oltre alle diverse socie iscritte; tramite altre associazioni operanti da anni in città come Femminile Maschile Plurale, Linea rosa, AISM di Ravenna, AUSER di Ravenna; tramite i media locali di comunicazione. Il progetto si pone come obiettivo il coinvolgimento sia di donne nate disabili sia di donne divenute disabili; il target di persone coinvolte sarà quanto più possibile rappresentativo della situazione anagrafica della nostra città (e quindi: coinvolgere diverse età, nazionalità, forme di disabilità).

AZIONI – Il percorso individuato prevede:

Presentazione (Gennaio 2016) – verrà presentato il progetto con un incontro pubblico di circa 2 ore, l’intero processo partecipativo e le finalità date; saranno contattate le associazioni che si occupano di disabilità (e-mail, telefonate); sarà fatto un comunicato stampa e sarà attivata una immagine o banner per le comunicazioni sui social network in modo da dare visibilità e riconoscibilità al progetto; sarà cercata una testimonial.

Focus Groups (Febbraio) – finalizzati alla conoscenza, riflessione ed elaborazione degli ambiti tematici specifici del progetto ed alla stesura delle domande per l’intervista narrativa. Si prevede l’organizzazione e la realizzazione di 4 focus group con donne con disabilità differenti.

I focus groups avranno anche l’obiettivo di individuare i temi e le domande per le interviste narrative.

Interviste (Marzo – Aprile) – Somministrazione dell’intervista narrativa rivolta alle donne partecipanti (almeno 50), e successiva analisi ed interpretazione dei risultati. Le interviste saranno registrate e sbobinate.

World café (Maggio – Giugno)  – Si prevedono 3 incontri dove riportare i risultati delle interviste narrative e dei focus groups, da cui partire per dar corso a gruppi di lavoro su risultanze individuate che riporteranno in plenaria criticità e soluzioni negoziali da consegnare al Comune di Ravenna come complemento al Bilancio di genere.

Incontro pubblico finale (settembre) – dove presentare i risultati del percorso partecipativo.

TEMPI – Si prevede, indicativamente, l’avvio del progetto nei primi mesi del 2016 e la sua conclusione entro il primo semestre del 2016.

ORGANIZZAZIONE – Coordinamento e cura del progetto – Casa delle donne; Supervisione e tutoraggio – Arch. Gisella Bassanini; Conduzione delle fasi partecipative – Coop. Soc. Villaggio Globale.

 

Associazione Liberedonne, Casa delle donne, Via Maggiore 120, 48121 Ravenna, tel 0544-461934 casadelledonneravenna@gmail.com